Legambiente : “E’ imprescindibile una cabina di regia e una governance unica e integrata dell’acqua per risolvere le inefficienze ed ottimizzare i prelievi e gli usi”
Giornata di approfondimento sulla qualità delle acque interne piemontesi.
Focus sulle microplastiche, partendo dalla situazione esistente per arrivare alle nuove progettualità e alle buone pratiche per contenere il fenomeno.
Si è tenuta nella giornata odierna la quarta edizione del Forum Acque di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, nella splendida cornice dell’Hotel Majestic di Verbania, da anni certificato da Legambiente Turismo come Hotel sostenibile. Il Forum è il momento di confronto che l’Associazione organizza annualmente per mettere allo stesso tavolo Amministrazioni, Istituzioni, Università, Ricerca, Aziende.
Il focus della giornata, in attesa dei dati sui campionamenti microbiologici che saranno presentati nelle conferenze stampa di domani, 12 luglio, all’Hotel San Rocco di Orta per il Lago Maggiore e per il Lago d’Orta e nella giornata di sabato 13 luglio ad Avigliana (TO) per i laghi di Avigliana e Viverone, è quello delle qualità delle acque piemontesi e dell’inquinamento da microplastiche.
Introduce la giornata Alice De Marco, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta: “Il tema delle acque non può essere separato da quello dei sempre più pressante dei cambiamenti climatici. Il 2023 in Piemonte si sono registrati 27 eventi estremi con danni ingenti. In Italia nel corso del 2023 ha registrato un incremento del 22% degli eventi meteorologici estremi rispetto all’anno precedente e che dal 2010 al 31 dicembre 2023 ha contato su 1.947 eventi meteorologici estremi ben 1.168 con protagonista la risorsa idrica. È dunque importante parlare di politiche che mettono in pratica mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e strategie chiare di prevenzione. Per questo Legambiente torna a ribadire l’appello al Governo ed alle amministrazioni locali per accelerare sull’attuazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e delle relative risorse economiche necessarie. E’ imprescindibile una cabina di regia e una governance unica e integrata dell’acqua per risolvere le inefficienze ed ottimizzare i prelievi e gli usi; è necessario assicurare la buona qualità e la sicurezza dell’acqua per uso potabile, come richiesto dalla direttiva europea 2020/2184 sulle acque destinate al consumo umano, aggiornando i limiti per alcuni inquinanti, aggiungendo altri contaminanti (PFAS e microplastiche) e promuovendo un sistema di monitoraggio che consideri tutta la catena di approvvigionamento dell’acqua potabile e che si basi sul rischio; è urgente una progettazione e pianificazione integrata e di qualità per ridurre gli usi della risorsa e prevenire l’inquinamento, assicurare una buona qualità in uscita dagli impianti che sia adeguata agli usi per un corretto riutilizzo in agricoltura e nell’industria”.
Matteo Marnati, Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte ha sottolineato come il Piemonte sia un’eccellenza nazionale per la gestione dell’acqua e come il Piano della Tutela Acque sia attivo e operativo. Il tema dell’inquinamento da PFAS rappresenta un tema caldo, su cui la Regione si è attivata, dettando il ritmo al Governo Nazionale.
Portano i saluti delle rispettive amministrazioni anche Rino Porini, vice-presidente della Provincia VCO e l’Assessore al Turismo del Comune di Verbania Luciano Paretti, e Anna Maria Ferrato, Consigliera dell’Ente di Tutela del Ticino e del VCO.
Il Dirigente del Settore Acque della Regione Piemonte, Paolo Mancin, ha presentato lo stato delle acque regionali in relazione alle qualità microbiologica e agli inquinanti da fitofarmaci e la rete di monitoraggio, sottolineando come la situazione piemontese sia superiore alla media europea, con oltre il 50% di acque in “buone condizioni ambientali”. La Regione Piemonte, nell’applicazione del Piano Tutela Acque metterà a disposizione 13 milioni di Euro per progettualità a tema.
“La sfida a cui siamo chiamati ha una portata molto più significativa rispetto al passato – ha affermato Daniele Barbone, AD di Acqua Novara VCO – Quando parliamo di microplastiche, quando parliamo di PFAS, parliamo di sfide sistemiche che necessitano di strategie che vanno implementate da una pluralità di attori con filiere radicate territorialmente. Queste azioni avranno benefici che non saranno a breve termine. Apprezziamo il lavoro di Legambiente, e siamo convinti che queste battaglie o le facciamo tutti insieme, o non otterremo i risultati sperati”.
Jacopo Fogola, responsabile del Dipartimento Territoriale Nord-Est di Arpa Piemonte ha fatto il punto sulla ricerca delle microplastiche nell’Ambiente. “Entro il 2050 il peso delle plastiche presenti nei mari sarà superiore a quello dei pesci” è l’assunto (World Economic Forum) da cui è partito.
Valentina Balestra, Dottoranda in Geo-Ingegneria del Politecnico di Torino, ha presentato i dati delle ricerche nelle acque carsiche delle microplastiche, delle loro origini e delle modalità di trasporto delle stesse. La presenza di microplastiche è stata rilevata praticamente in ogni campionamento, associata a quella di microfibre di origine cellulosica.
Dario Casalini, Presidente di Slow Fiber ha presentato il progetto e l’approccio dell’associazione: vestire buono, sano, pulito, durevole e giusto, declinando la posizione di Slow Food della cui rete fa parte. Cinque parole che devono caratterizzare tutta la filiera, dalla produzione della fibra alla sua lavorazione, fino all’utilizzo.
Leonardo Oprandi, Architetto Paesaggista di Techbau, ha presentato i risultati di un concorso di idee che ha coinvolto gli studenti del Politecnico di Milano per la ristrutturazione di uno stabile che si affaccia sul Lago Maggiore in ottica di sostenibilità, svolto in collaborazione con Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.
Tira le conclusioni della giornata Elisa Scocchera, dell’Ufficio Scientifico di Legambiente.
“E’ evidente la complessità del tema che stiamo trattando. Complessità territoriale, tecnica, e legislativa. Altrettando evidente è il forte legame fra la qualità e la quantità della risorsa. In epoca di cambiamenti climatici, la risorsa idrica è sempre più imprevedibile: nell’arco di due anni in Piemonte siamo passati da una situazione di estrema siccità all’abbondanza di questi mesi. E’ necessario uno strumento di pianificazione integrato. Infine il tema del monitoraggio degli inquinanti e della lotta agli stessi. A partire dalle microplastiche, inquinante ‘nuovo’, fino a quelli più ‘classici’”.
Il Forum Acque è un’attività nell’ambito del progetto Lakes.com, finanziato da Fondazione Cariplo.
È realizzato con il contributo di TechBau e con il sostegno dell’Hotel Majestic.