“Favorire una nuova mobilità meno impattante dal punto di vista ambientale e da quello della congestione da traffico è una scelta che condividiamo pienamente. Si continui su questa via”
L’ordinanza con la quale si istituisce il limite di 20km/h nei controviali di 27 corsi torinesi al fine di evidenziarne un utilizzo preferenziale per le biciclette è del 6 maggio, ma solo in queste ore arrivano le prime reazioni.
Legambiente accoglie con favore e condivide la via intrapresa, nell’ottica di favorire una nuova mobilità meno impattante dal punto di vista ambientale e da quello della congestione stradale da traffico attraverso una redistribuzione più equa degli spazi comuni e di una maggiore sicurezza per tutti gli utenti delle strade cittadine, indipendentemente dal mezzo scelto per i loro spostamenti.
“La velocità media di un’auto a Torino non è superiore ai 20 km/h, pur utilizzando i corsi centrali – dichiara Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Su questa media i tratti percorsi ai 50 km/h incidono poco, rispetto a quelli percorsi a velocità decisamente inferiori, quando non fermi a semafori o per code. Insomma, i tempi di percorrenza automobilistici non subiranno significativi cambiamenti. In compenso i cittadini che vorranno utilizzare mezzi alternativi e meno impattanti, il cui numero è in costante e forte crescita, potranno farlo in maggiore sicurezza”.
La scelta di andare verso un modello di mobilità meno auto-centrico e più aperto a soluzioni alternative è senza dubbio condivisa da tutti i circoli torinesi (Legambiente Molecola, Legambiente Metropolitano, Circolo l’Aquilone e Legambiente GreenTo) che chiedono che l’azione intrapresa dal Comune di Torino non si fermi ad un provvedimento isolato: il pacchetto mobilità presentato dalla Sindaca Appendino e dall’Assessora La Pietra deve essere messo in atto interamente e in tempi rapidi, mantenendo altissima l’attenzione sul tema del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile.