“Una grande vittoria per chi si è opposto al progetto in questi anni e al tempo stesso un’opportunità per il territorio che ora può con maggiore serenità valorizzare la sua vocazione turistica e la pregiata produzione vitivinicola”
Shell ha comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico di voler rinunciare alle attività di ricerca di idrocarburi nell’area di 462 km2 denominata “Cascina Alberto” che interessa 78 Comuni della province di Novara, Vercelli, Biella e Varese.
“Una notizia importante che non potrà far che del bene al territorio –dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Ci siamo sempre opposti ad una possibile nuova deriva petrolifera nella nostra Regione sia per il rischio a cui sarebbero stati sottoposti il territorio e la popolazione, sia perché il petrolio è una vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti e protagonismo delle grandi lobby. La rinuncia di Shell è quindi una grande vittoria per chi si è opposto al progetto in questi anni e al tempo stesso un’opportunità per il territorio che ora può con maggiore serenità valorizzare la sua vocazione turistica e la pregiata produzione vitivinicola”.
L’area che sarebbe potuta diventare terreno di ricerca di gas o petrolio si trova infatti tra i comuni di Gattinara, Ghemme, Sizzano e le aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, zone che hanno un’economia prevalentemente basata sul turismo con centinaia di migliaia di presenze all’anno con un’offerta che si basa su natura e paesaggio.