“L’Amministrazione sfrutti le nostre segnalazioni e risolva le criticità. Legambiente è disponibile a collaborare”
Legambiente replica alle dichiarazioni del sindaco di Arona Alberto Gusmeroli e dell’assessore Matteo Polo Friz pubblicate dal Giornale di Arona in merito ai monitoraggi effettuati sul Lago Maggiore dalla Goletta dei Laghi. “Il nostro monitoraggio –scrive Legambiente- ha fotografato una qualità delle acque del lago Maggiore tutto sommato buona, come d’altra parte testimoniano i monitoraggi effettuati costantemente dall’Arpa. Ciò non vuol dire che non permangano delle criticità da risolvere. Le analisi effettuate dalla Goletta hanno l’obiettivo di individuare la presenza di scarichi fognari non depurati che si riversano direttamente a lago. I risultati hanno evidenziato tre punti fortemente inquinati –con Enterococchi intestinali maggiori di 1.000 ufc/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2.000 ufc/100ml- sulla sponda piemontese del lago: ad Arona presso il lungolago Caduti di Nassiriya (largo Vidale) dove insistono alcuni scarichi e alla foce del torrente Vevera in prossimità di Punta del Lido (corso Europa a poca distanza dall’incrocio con via Usellini); un altro punto critico è stato rilevato al confine tra Arona e Dormelletto all’altezza del rio Arlasca (in via Del Porto, sotto il ponticello della statale SS33; rio che il 26 giugno, giorno del prelievo, non era in condizioni di secca)”.
“Come testimonia anche la presenza dell’Arpa alla conferenza stampa finale di Goletta dei Laghi ad Arona -scrive l’associazione ambientalista- Legambiente non ha mai messo in discussione i dati dei monitoraggi Arpa e non si è espressa sulla balneabilità del lago. Il monitoraggio dell’Arpa, come prevede la legge, si concentra sulle zone di balneazione mentre le analisi condotte nell’ambito della campagna mirano ad individuare criticità puntuali e costituiscono un monitoraggio complementare. Il nostro obiettivo è quello di contribuire al miglioramento dell’ambiente lacustre nel suo complesso. Per questo cerchiamo di individuare le criticità non solo dove sappiamo esserci maggiore afflusso di bagnanti, ma soprattutto dove intravediamo un rischio più elevato di inquinamento, così come viene indicato dal decreto legislativo 116/2008. Ci dispiace dunque che le nostre segnalazioni vengano interpretate come “sterili polemiche”, piuttosto che come un contributo utile al territorio. Chiediamo invece all’Amministrazione di Arona di sfruttare le nostre segnalazioni e di farsene carico, ribadendo la nostra disponibilità a collaborare per risolvere le criticità segnalate. Per questo invieremo al Sindaco un report dettagliato con le criticità rilevate”.
Il monitoraggio scientifico della Goletta dei Laghi di Legambiente
I prelievi di Goletta dei Laghi, che quest’anno sono stati effettuati su 20 laghi in tutta Italia interagendo con centinaia di Comuni, vengono eseguiti dalla squadra di tecnici che effettuano le analisi chimiche direttamente in sito con l’ausilio di strumentazione da campo. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nei laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, pH, ossigeno disciolto, conducibilità). Il giudizio di Legambiente viene dato in base ai risultati ottenuti dalle analisi microbiologiche (sono presi come riferimento i valori limite per la balneazione indicati dal Decreto Legislativo del 31 marzo 2010 nell’allegato A) e secondo i seguenti criteri:
Inquinato
Enterococchi intestinali maggiori di 500 ufc/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1.000 ufc/100ml
Fortemente inquinato
Enterococchi intestinali maggiori di 1.000 ufc/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2.000 ufc/100ml