“La Regione rispetti la volontà dei cittadini e metta in atto azioni concrete di riduzione, riuso e riciclo dei materiali, a partire dalla raccolta differenziata dell’organico”
La sentenza emessa ieri dalla Consulta sull’illegittimità della legge regionale contro il trattamento a caldo dei rifiuti nulla cambia rispetto alla volontà espressa dai valdostani di non bruciare rifiuti nella nostra regione.
“La Corte Costituzionale ha stabilito che la legge modificata con il referendum supera i paletti delle competenze regionali ma non che sia sbagliata –sottolinea Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta– La legge regionale va quindi emendata solo relativamente alla parte contestata sul rispetto delle competenze statali e il voto dei cittadini valdostani va rispettato”.
“Siamo sempre in attesa che la politica -afferma Alessandra Piccioni, presidente del Circolo valdostano– traduca in azione concreta quanto detto fin dal giorno successivo al referendum: il rispetto della volontà popolare.”
Serve quindi un accordo tra maggioranza e minoranza sul tema dei rifiuti e Legambiente auspica che questo venga trovato rapidamente, dando vita ad un programma di riduzione, riuso e riciclo dei materiali, a cominciare dalla raccolta differenziata della frazione organica.