Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

Eternit: “L’indignazione non basta: il Senato approvi subito la legge sugli ecoreati”

L’appello dall’assemblea regionale dei circoli di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta

L’indignazione per la sentenza Eternit non basta. Facciamo appello ai senatori per la rapida approvazione del disegno di legge sugli ecoreati.

Questo il messaggio lanciato dall’annuale assemblea dei circoli di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta in corso a Villar Focchiardo in Valsusa.

Con la prescrizione della sentenza Eternit –hanno sottolineato Vittorio Cogliati Dezza e Fabio Dovana, rispettivamente presidente di Legambiente nazionale e presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta– si è consumato un nuovo capitolo della drammatica storia italiana in cui chi ha inquinato e ha procurato morte e dolore in tante famiglie se la cava con un nulla di fatto. Per modificare concretamente questa situazione è bene chiarire che non si tratta solo di un problema di tempi di prescrizione, ma occorre che venga approvato il disegno di legge sull’introduzione dei delitti ambientali nel codice penale. Non vogliamo infatti più assistere a sentenze del genere e vedere impuniti i crimini contro l’ambiente. Dopo un voto a larga maggioranza alla Camera lo scorso febbraio, il provvedimento per inserire i reati ambientali nel Codice penale è fermo da marzo al Senato. Serve solo il voto dei senatori.

Legambiente focalizza l’attenzione anche sul fronte delle bonifiche:

Sono passati 22 anni dall’entrata in vigore della legge che ha proibito l’estrazione, la lavorazione e la commercializzazione dell’amianto ma sono oltre 34.148 i siti ancora da bonificare per oltre 32 milioni di tonnellate di amianto sparso in tutto il Paese. Un aiuto consistente potrebbe arrivare dal ripristino degli incentivi per la sostituzione delle coperture in amianto con il fotovoltaico. Gli incentivi sono terminati a luglio 2013 e hanno permesso di risanare ben 30 mila tetti per una superfice di più di 20 kmq e di installare circa 3 GW di fotovoltaico. Chiediamo dunque al Governo Renzi di riattivare in tempi rapidi gli incentivi.

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