Al via a Torino il processo Eternit Bis. Ogni anno in Italia ancora 4 mila vittime per amianto: “Governo e Enti locali si impegnino concretamente per le bonifiche”
“Dopo la vergognosa prescrizione del 2014 ci auguriamo che il processo Eternit Bis possa restituire giustizia alle vittime dell’amianto e alle loro famiglie. Chi ha inquinato e ha procurato morte e dolore non può cavarsela con un nulla di fatto”. E’ il messaggio che Legambiente lancia in occasione della ripresa delle udienze del processo Eternit Bis in cui si chiede il rinvio a giudizio dell’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny per la morte di 258 persone vittime dell’amianto.
L’associazione ambientalista ricorda che ogni anno in Italia a causa della fibra killer muoiono ancora 4 mila persone per tutte le malattie asbesto correlate. L’amianto è ancora diffusissimo, in diverse forme, sul territorio: le stime (per difetto) di CNR-Inail parlano di ben 32 milioni di tonnellate; il Programma nazionale di bonifica del Ministero dell’Ambiente conta circa 75 mila ettari di territorio in cui è accertata la presenza di materiale in cemento amianto. Per restituire giustizia alle vittime dell’amianto e ai loro familiari Legambiente richiama quindi l’attenzione di Governo ed Enti locali anche sul fronte delle bonifiche: “Sono passati 24 anni dall’entrata in vigore della legge che ha proibito l’estrazione, la lavorazione e la commercializzazione dell’amianto ma sono centinaia di migliaia i siti ancora da bonificare e il censimento non è ancora completo. Un aiuto consistente potrebbe arrivare dal ripristino di incentivi per gli interventi di risanamento. La dimostrazione lampante arriva dagli incentivi per la sostituzione delle coperture in amianto con il fotovoltaico terminati a luglio 2013 che hanno permesso di risanare ben 30 mila tetti per una superfice di più di 20 kmq e di installare circa 3 GW di fotovoltaico”.