Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

Botti di Capodanno

Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Settore Altri Animali: ringraziamo il Comune anche se il percorso è ancora lungo

Dopo aver letto le cronache dei giornali cittadini di Torino sull’esito dell’applicazione durante la notte di Capodanno del divieto di utilizzo dei fuochi d’artificio, petardi, botti ecc..definita da molti commentatori “fallimentare”, il settore “Altri Animali” di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, pur nella presa d’atto di un risultato insoddisfacente nell’applicazione del divieto previsto dal “Regolamento per la tutela degli animali in Città”, esprime il proprio ringraziamento al Comune di Torino, al Sindaco Fassino, agli Assessori all’Ambiente Enzo La Volta e alla polizia municipale Tedesco, per aver affermato con chiarezza che il divieto contenuto nel Regolamento lo si voleva far rispettare per tutelare “anche” il benessere degli animali che vivono in Città. “ll Regolamento Comunale per la tutela degli Animali che contiene anche il divieto al centro dell’attenzione in questi giorni, è un buon Regolamento– afferma Armando Monticone, rappresentate di Legambiente nella Consulta Animalista Comunale – come per altre questioni raccoglie un bisogno di tanti cittadini e sancisce un principio, poi sappiamo che questo non basta, non solo controlli e sanzioni devono aumentare ma anche e soprattutto la coscienza civica dei cittadini e la consapevolezza dei danni che i botti provocano agli animali, non solo cani e gatti ma anche uccelli e tutte le varie specie animali che se pur in numeri ridotti popolano il territorio e le case della Città. Ricordo anche che Il Comune ha dato l’esempio rinunciando ai botti istituzionali della notte di Capodanno, ed è un fatto culturalmente rilevante, ora si spera che l’esempio raccolto da tante città sia raccolto dai torinesi” “Riteniamo questo un fatto nuovo, rilevante – dice Rossana Vallino responsabile del Settore altri Animali di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – forse il primo caso in una grande Città in cui un’amministrazione si assume come centrale il compito di tutelare il benessere e la salute “anche” dei propri cittadini non umani, nostri amici e compagni di vita, che ha avuto un eco sui mass media a livello nazionale, facendo da apripista per altri Comuni che hanno emanato ordinanze di divieto per la notte di Capodanno. Sono atti che pur se fallimentari dal punto di vista del risultato immediato, hanno rappresentato una innovazione culturale di rilevanza storica degli amministratori delle nostre città. A noi pare che ci sia un bicchiere mezzo pieno che vada valorizzato prima di tutto da chi gli animali li ama e si batte per tutelare il loro benessere. E’ un inizio, poteva essere migliore ma è davvero importante che si sia cominciato, ci auspichiamo per il prossimo anno che anche i cittadini capiscano i danni

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