“E’ necessaria più attenzione alla qualità e una commissione di controllo sugli appalti per prevenire le illegalità”
Sono ai blocchi di partenza i lavori di bonifica del sito industriale ex-Enichem di Pieve Vergonte (VB), paese in riva al Toce, diventato famoso per il grave inquinamento da DDT (ma anche arsenico e mercurio), che ne ha fatto uno dei Siti da bonificare di Interesse Nazionale (SIN). Syndial, incaricata da Enichem, ha infatti pubblicato il primo bando ed è in attesa di aprire le buste a fine mese. La bonifica di suolo, sottosuolo, falda idrica riguarda, secondo gli accordi ministeriali, la sola aria impiantistica, anche se l’inquinamento si estende ben oltre, tanto da aver saturato anche i fondali del lago Maggiore e da aver raggiunto l’emissario Ticino. “Non siamo soddisfatti, quindi, ma speriamo che i lavori procedano presto e bene, tanto da restituire al territorio un’area industriale di buona qualità – dichiara Fabio Dovana, presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta -. Ciò che più ci preoccupa sono adesso i controlli, sia per quanto riguarda i pericoli onnipresenti di infiltrazioni malavitose negli appalti, sia per la qualità da garantire agli interventi tecnologici. Per quanto riguarda le possibilità di assegnazioni di appalti di dubbia legalità, speravamo in una Commissione di controllo ad hoc, di cui però non sentiamo parlare. Così come aspettavamo notizie certe sull’istituzione di un ufficio preposto al controllo, di alta competenza, presso la Provincia di Verbania, secondo gli accordi presi tra Syndial e gli Amministratori locali, ma anche di ciò non compare traccia. Dovremo una volta di più dolerci e indignarci, quando scoppierà qualche scandalo? A nostro parere sarebbe meglio prevenire; ci rivolgiamo quindi a quanti hanno potere di intervento, affinché pongano rimedio con urgenza e competenza”.