Legambiente contro la proroga della sospensione alla ZTL torinese.
“In una situazione in cui la qualità dell’aria è pessima da settimane, tanto da portare al blocco degli Euro5 diesel su tutto il territorio cittadino, prorogare la sospensione della ZTL non è comprensibile.
Usare la pandemia per giustificare scelte con effetti sensibili sulla salute pubblica è paradossale”
Dal 12 di dicembre ad oggi sono stati solo 5 i giorni in cui la media delle rilevazioni delle centraline cittadine ha rispettato i limiti di legge del PM10. Sono quelli dal 4 all’8 gennaio, durante le festività natalizie.
Il semaforo del protocollo operativo antismog oscilla fra l’arancione ed il rosso da settimane, portando con sé il blocco di tutti gli automezzi diesel fino a quelli EURO5 compresi.
In questa situazione risulta incomprensibile la scelta del Comune di Torino di prorogare la sospensione della ZTL fino al 31 marzo. La comunicazione ufficiale parla di proroga legata al “perdurare dell’emergenza pandemica”.
Giustificare scelte politiche a danno della salute pubblica (a Torino muoiono ogni anno poco meno di 1000 persone per cause legate all’inquinamento atmosferico) con l’emergenza pandemica ci sembra un’operazione paradossale.
La ZTL di Torino ha una scarsa estensione fisica ed un orario risibile (dalle 7:30 alle 10:30). Il suo impatto sulla prevenzione della pandemia è quantomeno discutibile.
La ZTL di Torino va ripristinata subito, ne vanno estesi gli orari di chiusura, vanno cancellati i permessi non strettamente necessari.
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