Bandiera Verde a: “Baci da Cantamerlo” promosso dalle associazioni ESALP ed ETINOMIA
Motivazioni: per l’innovazione dell’approccio partecipato che caratterizza il progetto e per le sue finalità quali la riduzione del consumo di suolo, la riqualificazione e la maggior inclusione sociale.
Nell’inverno 2012 le Associazioni ESALP ed ETINOMIA hanno cominciato ad interessarsi ad un complesso di baite semi-diroccate in località Gravere, Borgata Cantamerlo nei pressi di Susa (TO). Si tratta di un gruppo di abitazioni a carattere temporaneo usate in passato dagli abitanti di una borgata vicina nel periodo estivo/autunnale per lavorare le vigne che possedevano attorno al complesso. Molti dei terreni sono ancora coltivati da piccoli produttori locali e creano un contorno paesaggistico particolarmente suggestivo. La borgata si trova su una larga dorsale in leggera pendenza, ben esposta a Sud-Est ed offre una fantastica vista sulla valle fino alla Sacra di San Michele, sulla città di Susa e sul monte Rocciamelone.
Interessati a sperimentare e a proporre un progetto su questo nucleo, le due associazioni hanno contattato gli amministratori del Comune di Gravere per sottoporre a loro valutazione l’ipotesi di un intervento di recupero che non fosse la classica ristrutturazione di edifici con la finalità di creare altre “seconde case”, quanto piuttosto un recupero di una funzionalità che fosse in qualche modo attuale ma senza perdere la sua contestualizzazione storica. Un recupero, anche graduale nel tempo, che potesse portare ricadute positive sul territorio e sulla comunità locale che sarebbe stata coinvolta nelle iniziative collegate al “processo di recupero partecipato”.
Il progetto, nato con lo scopo di trasformare una situazione svantaggiosa in opportunità, ha preso vita grazie alla risposta positiva dell’amministrazione che, in linea con le motivazioni delle associazioni, ha ritenuto utile ed urgente intervenire, sia per fermare il processo di degrado che crea anche problemi di sicurezza sia per sperimentare un nuovo approccio metodologico che potesse essere replicato in altre situazioni di abbandono sul territorio alpino.
Il Cuore del progetto in fase di realizzazione, consiste nella dotazione nel corpo centrale della borgata di nuove strutture in legno che fungano sia da strutture di sostegno e di messa in sicurezza dell’area e sia da arredi funzionali alle attività che verranno organizzate: visite didattiche a carattere ambientale, culturale – storico; giornate formative; corsi di tecniche artigianali collegate al recupero e restauro di manufatti in pietra; eventi artistici – culturali – teatrali.
Le ragioni che accompagnano il progetto (dall’ideazione alla realizzazione) spaziano dalla volontà di ridurre il consumo di suolo grazie al recupero di una zona preesistente ricavando uno spazio nuovo e fruibile dalla collettività, alla maggior inclusione sociale che deriva dalla fornitura di maggiori servizi e spazi di incontro, fino alla costruzione di una rete che coinvolge Enti pubblici e privati, associazioni, abitanti e turisti. Baci da Cantamerlo, è dunque un esempio di valorizzazione di una realtà montana che, mantenendo solide radici nella tradizione di un territorio, le adatta in modo innovativo alle esigenze di oggi facendo della pluralità e della partecipazione il presupposto necessario per la costruzione di una nuova montagna.