Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

Si è conclusa a Torino l’Assemblea di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta con l’elezione dei nuovi dirigenti regionali: Alice De Marco presidente, Sergio Capelli direttore, Angelo Porta amministratore, Giorgio Prino vicepresidente, Rubina Pinto vicedirettrice

Dall’Assemblea di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta parte un monito forte:
è esaurito il tempo dei tentennamenti sulla transizione ecologica.

L’Associazione evidenzia la necessità di un’impiantistica per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per un’economia che sia realmente circolare

“Una bella assemblea partecipata, ringrazio i circoli e tutta l’associazione per la fiducia. Ogni 4 anni l’associazione si ritrova, discute e si confronta, si rimette in discussione per affrontare sempre di più e sempre meglio il contesto politico, sociale, culturale e ambientale in cui ci troviamo. Sono stati 4 anni davvero difficili quelli appena trascorsi ma la nostra associazione ha risposto con la forza data dall’essere un corpo unico territoriale, regionale e nazionale al tempo stesso. Quattro anni fa abbiamo iniziato il nostro percorso con coraggio e coerenza, i prossimi quattro anni saranno quelli della concretezza nelle azioni, nelle sfide per velocizzare la transizione ecologica e raggiungere gli obiettivi europei del 2030”.

Sono queste le prime parole pronunciate dalla neo eletta Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta Alice De Marco al termine del congresso interregionale dell’Associazione ambientalista che ha visto la partecipazione a Environment Park di oltre 150 delegati dei circoli territoriali, e che ha portato al completo rinnovo delle cariche statutarie: a fianco della presidente guideranno l’associazione nei prossimi quattro anni Sergio Capelli, direttore; Angelo Porta, amministratore; Giorgio Prino, vicepresidente; Rubina Pinto, vicedirettrice.

 

“La nostra associazione ha la responsabilità di incidere sulle scelte e sulle politiche, di affrontare le sfide nei dialoghi con cittadini, imprese, amministrazioni, sindacati, altre associazioni – dichiara Alice De Marco – Dobbiamo lavorare a fianco di chi vuole realizzare nuovi impianti da fonti rinnovabili, necessari a combattere la crisi climatica, promuovendo il coinvolgimento sui nostri temi dei soggetti esterni, come le imprese, anche su terreni scivolosi. Dobbiamo far parte del processo decisionale per portare nei tavoli decisionali, anche se scomodi, le nostre istanze per guidare, proporre e incidere. La crisi climatica è in atto, l’Italia, Piemonte e Valle d’Aosta compresi, sono travolti dalle conseguenze dei cambiamenti climatici che stanno accelerando il passo. Abbiamo l’importante ruolo di creare alleanze e nuove sinergie per lavorare concretamente alla completa decarbonizzazione del nostro Paese iniziando dal Piemonte e dalla Valle d’Aosta”.

 

Dall’Assemblea Plenaria sono emerse analisi e priorità associative.

Il tema della lotta ai cambiamenti climatici, i cui effetti si sono fatti sentire in maniera importante in Piemonte (oltre che nel Paese, come dimostrato dai tragici eventi delle ultime ore), ha catalizzato gran parte della discussione associativa, in cui si è evidenziata la necessità di una decarbonizzazione (e quindi di un ricorso massivo alle Fonti Energetiche Rinnovabili) immediata, veloce, giusta ed equa.

Il Piemonte è un territorio complesso, terra di acqua e di montagne che si dimostra sempre più fragile e bisognoso di attenzioni. Atten­zioni che non possono non essere una delle priorità di Legambiente per i prossimi anni. A partire dalle città – in cui si concentrano quasi la metà dei residenti regionali – e dall’ecologia urbana. Il costante stato emergenziale sull’inquinamento atmosfericouna Regione che supera di poco gli obiettivi di legge di raccolta differenziata e che progetta nuovi inceneritori trascurando riduzione e riuso (fattori fondanti di un’economia veramente circolare), la necessità di una nuova mobilità leggera e meno impattante sono solo le punte avanzate dei problemi che affliggono il tessuto urbano. Attenzioni che si devono riversare sul territorio tutto, fortemente colpito dal dissesto idrogeologico, tragicamente evidente negli avvenimenti che hanno costellato gli ultimi anni dal nord al sud della Regione. A partire dalla tutela dei corsi e specchi d’acqua per arrivare allo stop al consumo di suolo, al recupero, rin­novo, rigenerazione del già costruito. Attenzioni che non possono non comprendere il trasporto ferroviario, positivo per ambiente e pendolari, per il quale l’associazione chiede la ria­pertura delle linee ferroviarie sospesestrumento fondamentale anche per il contrasto all’inquinamento atmosferico.

 

All’Assemblea di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta sono intervenuti anche rappresentanti del mondo politico, culturale, associativo e imprenditoriale: on. Chiara Appendino e on. Marco GrimaldiFrancesco TressoAssessore alla Cura della Città, Città di Torino; Secondo Barbero, Direttore Arpa Piemonte; Gabriele Moroni, Portavoce Forum Terzo Settore Piemonte; Vanda Bonardo, Presidente Cipra Italia e Responsabile Alpi Legambiente; Alessia Bertolotto,  Marco Polo Engineering; Carmen Aina,  Presidente Rete Università Sostenibili Piemonte; Andrea John Dejanaz, Fridays for Future; Giorgio Airaudo, Segretario Generale CGIL Piemonte; Maria José Fava, Presidente Libera Piemonte; Alberto Poggio, Commissione Tecnica Movimento No Tav; Gianfranco Pellegrini, CTO e Co-founder TEON; Andrea Polacchi, Presidente Arci Piemonte; Dimitri Buzio, Presidente Legacoop Piemonte.

Le conclusioni sono state affidate a Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, e a Giorgio Zampetti, direttore nazionale di Legambiente.

 

L’Assemblea ha salutato e ringraziato Giorgio Prino, presidente uscente, per il lavoro svolto negli ultimi quattro anni. “Con questo congresso si conclude un capitolo associativo denso di sfide proprie dell’ambientalismo e della nostra associazione – dichiara Prino – In questi 4 anni, la crisi climatica è diventata finalmente ma tristemente protagonista del dibattito pubblico e politico, sovente però in modo ancor troppo sterile. Sono grato a Legambiente per avermi permesso di vivere la mia passione da presidente e son certo che il nuovo ruolo da vice presidente mi permetterà di coniugare ancor meglio il mio impegno e le battaglie per il territorio e il pianeta”.

 

 

A questo link il documento programmatico approvato dall’Assemblea: http://bit.ly/40r8bcH