I dati della Pagella di Città: Torino male per tasso di motorizzazione (63 auto ogni cento abitanti), qualità dell’aria e costi (sociali ed economici) dell’inquinamento; buoni i dati su ciclabilità e strade a velocità ridotta (20/30 km/h).
Legambiente: “Torino si sta, finalmente muovendo su ciclabilità, moderazione del traffico e elettrificazione del TPL. Restano drammaticamente alti i dati sull’inquinamento atmosferico che si riflettono in costi sanitari e sociali elevatissimi”.
Sessantatré automobili ogni 100 abitanti; 26 morti all’anno per incidenti stradali (4.345 feriti); inquinamento atmosferico elevatissimo (a cui si attribuiscono circa 900 morti/anno). L’inquinamento a Torino costa 2.076 €/ab. anno. Ma anche 197 km di piste ciclabili, in costante aumento e 381 km di strade a velocità ridotta (20/30 km/h).
Sono questi i dati più rilevanti presentati oggi a Torino al termine della tappa piemontese di Clean Cities, nuova campagna di Legambiente che dall’8 marzo al 10 aprile intende accendere i riflettori sul ruolo che le città italiane possono giocare per una ripartenza più ecologica e sostenibile.
“I dati della Pagella della città – dichiara Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – sottolineano ancora una volta i problemi, gravissimi che affliggono la città di Torino. La media annua di PM10 (35 microgrammi/m3), rappresenta in tutta la sua drammaticità la situazione dell’aria torinese. Una situazione che si riverbera altrettanto drammaticamente sui costi sanitari e sociali, che è stata rilevata dai procedimenti di infrazione avviati dalla UE e dalle azioni giudiziarie di cui siamo recentemente venuti a conoscenza. Ma Torino, seppur lentamente, si muove, e sta cercando di dare risposta alle criticità evidenziate da Clean Cities. È necessario però accelerare, e tanto. A partire dal TPL, che va fortemente potenziato: bene andare verso l’elettrificazione della flotta (ad oggi solo al 35%), ma si metta rapidamente mano alla linea 2 della metropolitana e si sfrutti l’infrastruttura tramviaria presente in città. Infine bisogna mettere in campo politiche che operino verso il contenimento del parco auto circolante: 63 automobili ogni 100 abitanti è un tasso elevatissimo. Si punti sulla mobilità condivisa e sostenibile, oltre che sul TPL. In Europa aumenta costantemente il numero di città che chiudono alle auto a motore termico. Si lavori per andare in quella direzione: è necessario decarbonizzare il comparto della mobilità urbana. Un alto valore simbolico e formativo, nonché pratico, arriverebbe da un corposo piano legato alla mobilità scolastica, affinchè sia dolce, sicura, davvero sostenibile e che accompagni i nostri bambini e ragazzi nell’essere più sereni ed entusiasti, anche nel loro percorso scolastico”.
La tappa torinese di Clean Cities ha avuto il suo via venerdì 12 marzo con il flash mob attuato, nel pieno rispetto delle normative anti Covid, dagli attivisti dei circoli torinesi di Legambiente in piazza Baldissera. Prosegue oggi, sabato 13 marzo, con la presentazione della Pagella della Città sui canali social di Legambiente Piemonte Valle d’Aosta (Facebook https://www.facebook.com/legambientepiemontevalledaosta; LinkedIn https://www.linkedin.com/company/71544838/admin/; Instagram https://www.instagram.com/legambiente_piemonte_vda/)
Clean Cities è una campagna itinerante che toccherà 14 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere con forza una nuova mobilità urbana: più elettrica, più sicura e più condivisa, cercando di spingere i processi politici locali verso misure di mobilità sostenibile e rendendo permanenti quelle eventualmente adottate in fase di emergenza. Nata in sostituzione alla storica campagna Treno Verde, che quest’anno si è fermata a causa dell’emergenza sanitaria, Clean Cities ne assorbe gli obiettivi e i contenuti, e come questa si articolerà in tappe: Genova (14 e 15 marzo), Bologna (16 e 17 marzo), Firenze (18 e 19 marzo), Ancona (20 e 21 marzo), Perugia (22 e 23 marzo), Roma (24 e 25 marzo), Cagliari (26 e 27 marzo), Pescara (28 e 29 marzo), Napoli (30 e 31 marzo) Bari (1 e 2 aprile), Catania (8 e 9 aprile)