Arriva a Torino la prima tappa della Clean Cities Campaign
Presentati oggi il dossier Mal’Aria e la road map sulla mobilità per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica al 2030
Legambiente: “Non si tratta di eventi episodici, ma di una situazione strutturale che, dunque, richiede coraggio politico e soluzioni strutturali che possano limitare il traffico veicolare privato, prima fonte di inquinamento atmosferico in ambito urbano come dimostrato dai dati ARPA. Soluzioni che richiediamo da anni a Regione Piemonte e a tutte le amministrazioni comunali, in primis a quella di Torino”
La prima tappa della campagna itinerante Clean Cities, organizzata da Legambiente arriva oggi a Torino per presentare i dati sull’inquinamento atmosferico e le performance locali sui principali indicatori di mobilità urbana rispetto all’obiettivo di neutralità climatica al 2030. Torino è ancora una volta nella classifica delle città più inquinate d’Italia. Anche per il 2022, infatti, è tra quelle che hanno superato il limite di concentrazione massima di polveri sottili PM10, ossia 50 microgrammi per metro cubo d’aria, per più dei 35 giorni l’anno consentiti, con 98 giorni di sforamento (dati Mal’aria 2023). Rispetto ai limiti normativi sulla qualità dell’aria previsti al 2030 la situazione è ancora più critica. Per non incorre a nuovi rischi sanitari e sanzioni, la città di Torino deve ridurre – entro 7 anni, il PM10 del 43%, il PM 2.5 del 55% e gli ossidi d’azoto (NO2) del 46%. Ma al momento, il trend di riduzione annuale è troppo lento: del solo 4% per il PM10 e -5% per l’NO2. Questi i dati più rilevanti emersi dall’ultimo report “Mal’Aria di città: cambio di passo cercasi”, l’annuale analisi di Legambiente sullo stato dell’inquinamento atmosferico delle città italiane.
La tappa di Clean Cities a Torino si è caratterizzata di una Tavola Rotonda che ha riunito rappresentanti delle istituzioni locali, associazioni e sindacati. Durante questa occasione, è stato possibile fare un bilancio sulle sfide in materia di inquinamento atmosferico e sulle ambizioni e progetti di Torino in merito alla sua partecipazione alla Missione di neutralità climatica al 2030. Tra i partecipanti vi erano Alice De Marco, Direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta; Chiara Foglietta, Assessore all’Ambiente del Comune di Torino; Gianfranco Guerrini, Consigliere Delegato all’Ambiente della Città Metropolitana di Torino; Roberto Mezzalama, Rappresentante dell’Osservatorio Civico sul Clima; Angelo Robotto, Direttore generale di ARPA Piemonte; e Claudio Magliulo, responsabile italiano di Clean Cities.
“Torino conserva il triste record nazionale di superamenti dei limiti consentiti per le micropolveri ed Asti sale sul podio al terzo posto – dichiara Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Questo non può non essere il dato di partenza delle nostre analisi, dalle quali esce l’immagine di un Piemonte fortemente compromesso. La condizione geografica è sicuramente un fattore penalizzante, ma non può essere un alibi. Sono anni che chiediamo politiche forti che possano limitare il traffico veicolare privato, prima fonte di inquinamento atmosferico in ambito urbano come dimostrato dai dati ARPA fornendo alternative percorribili e funzionali. L’inquinamento sembra ormai essere assunto come ‘ineludibile’, come una condizione non migliorabile. Eppure, solo a Torino oltre 900 persone ogni anno perdono la vita in conseguenza a causa di una qualità dell’aria che è eufemistico definire pessima. Non si tratta di eventi periodici, ma di una situazione strutturale che, dunque, richiede coraggio politico e soluzioni strutturali. Quelle che richiediamo a Regione Piemonte e a tutte le amministrazioni comunali, in primis a quelle di Torino. Scelte che non potranno che rinforzare le politiche volte alla neutralità climatica, obiettivo che la stessa Torino si è posta per il 2030”.
Durante l’incontro Andrea Poggio, responsabile Mobilità di Legambiente, ha presentato la scheda “Torino 2030”, un report sintetico sulle performance e le politiche di mobilità della città. Ne emerge un quadro in chiaroscuro. Infatti, il report racconta una città in cui è mediocre l’offerta di trasporto pubblico nell’area metropolitana, soprattutto il servizio metrotranviario. Rispetto all’obiettivo di una “città 30”, si rimane ancora molto lontani. Per fare di Torino 2030 una clean city si debbono rendere sicure le strade e accessibili i servizi a tutti. Si deve moderare la velocità ma anche disegnare percorsi prioritari ciclo pedonali, incrementare i mezzi pubblici, creare zone scolastiche, incrementare servizi e infrastrutture di mobilità elettrica e condivisa, progettare nel tempo zone cittadine a “zero emissioni” anche per la distribuzione delle merci. Voci positive sono, invece, lo sviluppo dei percorsi ciclabili se si segue il ritmo deciso nel Piano Urbano della Mobilità sostenibile (PUMS).
Durante la tavola rotonda è stato presentato anche il progetto MOB della Fondazione Unipolis, in partnership con Legambiente. L’iniziativa ha come obiettivo prioritario l’engagement dei giovani tra i 16 e i 21 anni, che si sfideranno in un grande torneo nazionale dove vincerà chi si muoverà in modo sostenibile e saranno poi impegnati nella definizione di interventi per rendere la mobilità della propria città più sostenibile ed efficiente.
Clean Cities è un viaggio in 17 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere con forza una nuova mobilità urbana: più sicura, più condivisa e meno inquinante. L’iniziativa rientra nell’ambito della Clean Cities Campaign, un network europeo di associazioni ambientaliste e movimenti di base che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030.
Dopo Torino, la campagna itinerante di Legambiente fermerà a Genova (6 e 7 febbraio), Milano (8 e 9 febbraio), Bergamo (10 febbraio), Bari (13 e 14 febbraio), Napoli (15 febbraio), Avellino (16 febbraio), Roma (17 e 20 febbraio), Pescara (17 febbraio), Bologna (18 febbraio), Padova (22 febbraio), Perugia (23 e 24 febbraio), Trieste (25 febbraio), Palermo (25 febbraio), Catania (27 febbraio), Prato (27 e 28 febbraio) e Firenze (1 e 2 marzo).
In allegato, la scheda “Torino 2030” – un focus sui principali indicatori urbani di mobilità, strumenti (in primis, la Città dei 15 minuti e l’indice di prossimità) e proposte per trasformare il capoluogo piemontese in una vera clean city, inclusiva e sicura per tutti, entro il 2030.
Petizione on line “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” per chiedere al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada. Firmala anche tu >> https://attivati.legambiente.it/malaria