Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta esprime forti dubbi sul progetto presentato poche ore fa sulla “pista da sci al coperto più lunga d’Europa”
Legambiente Piemonte: “Il progetto si pone al di fuori di qualsiasi attività di decarbonizzazione. Così come presentato è fortemente impattante, in una realtà come quella alpina che va tutelata, salvaguardata e valorizzata nella sua integrità”
Pochi giorni fa è stato presentato al Sindaco della Città Metropolitana di Torino Stefano Lo Russo un progetto che prevede la realizzazione dell’impianto sciistico coperto più lungo d’Europa sulle rovine di quella che fu la pista di Bob olimpica di Cesana. L’amministrazione comunale valsusina ha commissionato una prima bozza di fattibilità del progetto che prevede lo smantellamento della pista il suo interramento e la realizzazione di uno Ski Dome lungo 870 metri e largo 60 con due piste per la discesa.
“Il progetto dello Ski Dome di Cesana – dichiara Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – ci coglie di sorpresa. Speravamo che fosse chiara a tutti la situazione di emergenza climatica ed ecologica e quali fossero le attività da mettere in campo per contrastarla. Questo progetto, al netto dell’impianto fotovoltaico previsto che punta all’autosussistenza della struttura, si pone al di fuori di qualsiasi attività di tutela ambientale: invece di puntare alla rinaturalizzazione (o alla messa a fattore comune) di un territorio fortemente compromesso, si punta alla sua privatizzazione con un nuovo impattante consumo di suolo; invece di procedere verso un utilizzo della risorsa idrica condizionato da una forte cautela e tutela della stessa, si punta ad un consumo indiscriminato a fini puramente ludici. Così come presentato il progetto Ski Dome è fortemente impattante, in una realtà come quella alpina che va tutelata, salvaguardata e valorizzata nella sua integrità”.